Como
2001 - Concorso di idee - 3° classificato
L’area oggetto del Concorso si strutturata a partire da tre elementi astratti fondamentali: due volumi virtuali formati da piani in sequenza, un prato quadrato e una fontana bifronte, posti intorno al vuoto lasciato dall’antica Porta Portello. Essi separano e distinguono lo spazio entro le mura dallo spazio esterno, ricostruendo simbolicamente la funzione di passaggio connaturata al luogo.
La piazza Verdi acquista confini definiti grazie anche al nuovo isolato porticato proposto in continuità con la via Pretorio confinante. La sua forma è equilibrata da una fontana triangolare posta nel punto di convergenza dei vari assi prospettici.
La passeggiata intorno alle mura prosegue anche lungo questo lato, segnata fino al lago da filari di alberi alti.
La ferrovia trasformata in linea metropolitana leggera vi si affianca in modo discreto e quasi impercettibile. Il parterre dei binari si mimetizza con le pavimentazioni adiacenti.
Il disordine viabilistico attuale è ridotto convogliando tutto il traffico di scorrimento in un unico viale (vie Dante e Manzoni).
Il resto dell’area è trasformato in un giardino all’inglese con percorsi liberi e ondulazioni del terreno.
La piazza del Popolo è limitata allo spazio che inquadra da un lato il fronte della Casa del Fascio di Terragni e dall’altro l’ingresso alla città murata.
E’ stata molto curata l’illuminazione notturna indispensabile per rendere gli spazi pubblici sicuri ed accoglienti, valorizzando contemporaneamente gli edifici più rilevanti.
La piazza è lasciata libera da sovrastrutture e illuminata da sola luce riflessa dai fabbricati che la delimitano, da fonti luminose istallate nei portici e dalle fontane.