Parco fotovoltaico presso la ex discarica

Castelleone (CR)

2009 - Concorso di idee - 3° classificato

Vista dalla statale 415 la discarica si presenta come una leggera altura sulla campagna. I suoi 18 m di altezza e i 220/245 m circa di larghezza si percepiscono con un'angolatura di circa 12°. Gli alberi che si frappongono alla vista non ne consentono mai una percezione completa e netta. Solo avvicinandoci la sua altezza viene a percepirsi progressivamente.

Il progetto non vuole nascondere la sagoma della discarica, nè cercare di mimetizzarla con opere di esclusiva funzione estetica.
Vuole valorizzare quello che il processo dell'uomo ci ha lasciato, un anomalo ziggurat, mettere in rilievo la macchina tutt'ora funzionante di produzione di energia elettrica derivata per cogenerazione dal biogas - anche se in via di esarimento - e la nuova macchina fotovoltaica di produzione di energia elettrica.
Gli interventi proposti sul manufatto esistente sono minimi e servono esclusivamente a completarne alcune parti, per poter rendere la sagoma della ex discarica adatta alla:

  • A. costruzione del nuovo impianto di produzione di energia elettrica con l’istallazione di moduli fotovoltaici
  • B. istallazione di alcuni elementi simbolici, che riescano a qualificare il luogo anche dal punto di vista turistico/culturale, affinchè possa diventare una meta interessante da raggiungere.

Le falde sono lasciate a prato e le strade che segnano le balze rimangono nella loro forma attuale – solo meglio definite.

L'unico intervento progettuale artificiale è una leggera sottolineatura dei bordi esterni delle strade formata da una striscia di 10cm costituita da un nastro di tessuto al fosforo che ha la caratteristica di emettere luce nella notte.
Di notte le balze con i nastri luminosi che indicano le strade possono diventare elementi significativi nel territorio, sollecitare la curiosità dell'automobilista in transito e, viste da un aereo, rappresentare un disegno non usuale nel territorio, un'opera d'arte luminosa e discreta nel paesaggio.

Installazione impianto fotovoltaico
Non si è cercato di nascondere i nuovi inserimenti tecnologici, ma di comporli in modo gradevole, semplice e naturale.
Sul lato sud vengono istallati moduli non integrati - calpestabili - delle dimensioni di 2x5,80m del tipo tapezzante.
Si possono adattare alla caratteristiche delle scarpate e si possono posare sul terreno picchettati o fissati su un leggero massetto .
La necessità di avere moduli a gruppi di quattro consente una composizione mossa e articolata con effetti estetici gradevoli.

La monotonia di superfici continue di moduli fotovoltaici è stata evitata grazie alle anomalie dello stato di fatto: ne è risultata un'immagine ricca di giochi di luce e di contrasti tra materiali... L'effetto specchio del modulo inoltre svuota otticamente il volume della discarica nel lato verso le strade e fa scomparire la leggera altura.

Museo dell’energia
Si è voluto valorizzare l'altura creando un pretesto per costringere il visitatore a salire, creando anche un segno di luce, simbolo della nuova produzione di energia elettrica.
Sull'ultima balza si è posata una grande scatola traslucida di giorno e luminosa di notte di 30x30ml di base e 5ml di altezza. Una struttura leggera che può essere considerata più un allestimento temporaneo che una struttura fissa, anzi una grande lampada.
La chiusura esterna è formata da una doppia intercapedine di tessuto di fibra di vetro spalmato in silicone. L'uso di questo prodotto consente di usufruire della luce naturale durante il giorno e di farlo diventare una grande lampada di notte.

Nuova cabina ENEL
L'energia prodotta dai moduli fotovoltaici viene raccolta in una centrale Enel, collocata alla base delle balze. Data l'importanza di questo elemento, lo si è voluto caricare di valore simbolico, collocandolo all'interno di una spirale di siepi. Come un oggetto mistorioso che il visitatore deve trovare

Zona di accoglienza
L'area alla base dello zigurat è completamente ridisegnata, mantenendo in evidenza le strutture presenti, come elementi di un museo tecnologico all'aperto.
Il disegno delle zone pedonali e di quelle verdi è in funzione dell'indicazione dei percorsi didattici.
Il breve tratto di doppia alberatura formata da pioppi alba segnala il percorso pedonale di accesso alla struttura. Al di là e’ presente un parcheggio per circa 50 auto.