Riqualificazione castello visconteo

Pandino (CR)

2009 - Concorso di idee

Il castello oggetto del concorso e’ una costruzione residenziale, un quadrato di circa 66m di lato con un cortile interno di circa 960mq, posto all'interno del centro storico con intorno un'area libera di circa 12.000mq.
Quasi tutte le sale sono affrescate, anche se in alcune zone in modo discontinuo - i soffitti sono alti e importanti. Grandi finestre – bifore al piano primo e monofore al piano terra – illuminano bene le sale.

Per rendere vitale il Castello di Pandino è indispensabile estenderne la zona di influenza con funzioni che possano attrarre un territorio extracomunale.
La sua posizione centrale rispetto alle città di Milano, Bergamo, Cremona che distano appena mezz’ora di automobile è delle più favorevoli.
Un mix di funzioni “speciali e uniche”, potranno consentire al Castello di diventare una meta interessante da raggiungere – una meta turistica - senza dimenticare la particolarità di luogo di aggregazione per la comunità locale.

Vengono proposti:
  • Museo caseario con allestimento scenografico/ interattivo/didattico inserito nell’esitente “Ecomuseo” del territorio.
  • Presidio Slow Food
  • Museo Mario Stroppa
    artista di Pandino(1880-1964), inventore dalle poliedriche qualità. La presentazione delle opere di questo personaggio potrebbe essere un'occasione per ricordare l'ambiente culturale e artistico milanese dei primi anni cinquanta del novecento.
  • Spazi per mostre itineranti e incontri culturali
  • Biblioteca
  • Locali rappresentativi del comune

Recupero del castello
Il castello è stato costruito con un disegno planimetrico semplice e ben strutturato. Quattro grandi sale quadrate in corrispondenza delle torri sono collegate da quattro maniche lunghe. Un portico al piano terra e un loggiato al piano superiore i svincolano tutti i locali.
Sulle pareti completamente affrescate sono incise porte in parte aperte, in parte murate, che fanno intuire un preesistente ordine. Al piano terra in corrispondenza di quella che era la sala delle feste si aprono verso il cortile delle grandi arcate completamente vetrate.

Il progetto recupera la geometria originaria dell'edificio per ottenere flessibilità e dare una regola distributiva alle funzioni ipotizzate. La nostra lettura della geometria plani-metrica ha permesso di individuare settori spaziali simili e chiari. Il modello divide le superfici in settori tematici ognuno con uno specifico ingresso e la propria autonomia di percorsi interni. Gli ingressi si trovano distribuiti ai quattro angoli del portico e del loggiato, ognuno con la propria zona di accoglienza.
Le funzioni sono distribuite in modo da avere:

  • al piano terra funzioni pubbliche,
  • al piano primo funzioni specialistiche,
  • al piano cantina i wc, magazzini e locali impianti

Nella nostra proposta di recupero del Castello il concetto di allestimento è di primaria importanza. Esso infatti diventa un metodo di ristrutturazione. Nel pieno rispetto delle preesistenze, guida tutti gli interventi indispensabili per adattare il manufatto alle nuove esigenze funzionali.
Questo metodo lascia al manufatto una flessibilità che potrà permettere nel tempo di trasformare gli spazi, evitando nuovi interventi murari.

Area esterna al castello
Il progetto dell'area intorno al Castello stabilisce alcune linee guida per caratterizzare uno spazio piuttosto esteso. Intorno al castello si è accentuata una fascia omogenea larga circa 18m e a quota di circa 2m dal piano campagna Questo accorgimento fa si che il castello appoggi su un piano ipogeo continuo, col risultato di metterlo meglio in luce.Tutta questa fascia sarà un semplice prato verde. Il suo interno verrà inciso con camminamenti zizzaganti