Sezze (LT)
2011 - Concorso di idee
Impianti: Ing. Adriano Frigerio
Sezze, a 300 m di altezza sui monti Lepini, si trova al centro di un anfiteatro naturale che comprende l'Agro Pontino con all'estremità sud il monte Circeo, e domina un paesaggio naturale di grande bellezza e fascino.
La destinazione proposta Turistico – Ricettivo - Culturale attualizza in chiave moderna la funzione dell'ospitalità che ha caratterizzato il monastero nella sua storia.
In chiave laica la residenza delle Clarisse non verrebbe a perdere la sua natura originaria. Il modello verrebbe solo aggiornato e adattato alle esigenze del nostro tempo.
Una residenza temporanea dunque, un piccolo resort, adatto a un ospite colto e raffinato.
- n. 27 camere a due letti con bagno,
- n. 6 suite con bagno,
- servizi esclusivi dell'albergo: salottini e sala colazione,un ristorante, comprensivo di bar
- ampi spazi per attività culturali e di svago - sale convegni, cinema, sala mostre
- un giardino/orto
I vari settori sono autonomi e possono avere anche accessi esclusivi all'interno della struttura. Il chiostro potrebbe diventare una piccola piazza riservata e il portico avere la funzione di vicolo di accesso alle varie aree tematiche
Il giardino è proposto lavorato a orto.
Criteri generali seguiti per la progettazione
L'edificio è già stato perfettamente risanato e reso staticamente adatto a qualsiasi funzione.
- alcune opere per adattare l’edificio alla destinazione
- alcuni ritocchi che ne consentano l'accessibilità
- alcune opere a garnzia delle vie di fuga,
- tutte le opere impiantistiche.
Il progetto comporta quindi il mantenimento della struttura originaria e prevede un adattamento funzionale per aggiunta o sovrapposizione di manufatti leggeri, la cui costruzione possa avvenire quasi esclusivamente a secco.
Così:- le partizioni interne necessarie alla formazione delle camere saranno costituite da pareti sandwich in legno con coibentazione interna
- i serramenti – in legno – saranno scatole a taglio termico con trasmittanza molto bassa,
- le finiture saranno molto essenziali e tradizionali:pavimenti in cotto con soglie e bordure dove necessario in pietra locale uguale a quella già presente nell'edificio.
E' possibile garantire l'accessibilità a tutti gli spazi e i livelli dell'edificio, aggiungendo all'ascensore già previsto nell'attuale progetto di recupero alcuni altri impianti meccanici sistemati in posti defilati che non alterano la struttura originaria del complesso edilizio.
Opere impiantistiche
La scelta impiantistica richiede una cura particolare in quanto si deve intervenire in un edificio storico ricco di vincoli architettonici.
Per l'impianto di condizionamento è da considerare che l’edificio è dotato di una cisterna idrica di dimensioni notevoli posta a livello interrato sotto il chiostro. Sembra interessante recuperare la funzionalità di questo invaso in un’ottica moderna, così da avere a disposizione un serbatoio idrico a temperatura costante che andrà a costituire la nostra fonte principale di energia termica. e che permetterà di ottenere la climatizzazione estiva ed invernale senza l’utilizzo di fonti energetiche convenzionali.